APPROFONDIMENTO:

Cheratite erpetica

Tempo di lettura: 1,1 min.

Benedetta Pintus, Giuseppe Giannaccare

Scuola di Specializzazione in Oftalmologia, Università di Cagliari

Home » Approfondimenti » Cheratite erpetica

A cura di:
Benedetta Pintus, Giuseppe Giannaccare

Scuola di Specializzazione in Oftalmologia, Università di Cagliari

Il paziente T.G. di 47 anni si è presentato alla nostra osservazione lamentando un dolore intenso all’occhio di destra associato a fotofobia; nei giorni precedenti alcune vescicole cutanee erano insorte nella regione perioculare e frontale di destra, accompagnate da bruciore cutaneo diffuso nella stessa area.

All’esame obiettivo, l’acuità visiva risultava limitata a 7/10. La biomicroscopia ha mostrato una cheratite epiteliale caratterizzata da lesioni dendritiche distribuite sull’intera superficie corneale. Non erano presenti segni di infiammazione intraoculare e la pressione è risultata nei limiti della norma.

È stata instaurata tempestivamente una terapia antivirale sistemica (Valaciclovir 1.000 mg 3 volte al giorno per 7 giorni) e locale (Ganciclovir gel 4 volte al giorno e Aciclovir pomata oftalmica alla sera).

Al controllo ad una settimana si è osservato un peggioramento del quadro clinico con un coinvolgimento più profondo della cornea con comparsa di edema corneale, depositi endoteliali e un lieve Tyndall in camera anteriore. La pressione intraoculare si è mantenuta nei limiti della norma. È stato pertanto aggiunto alla terapia in corso Desametasone collirio 1 mg/mL 4 volte al giorno.

Dopo un’ulteriore settimana si è osservato un netto miglioramento del quadro clinico, con risoluzione completa delle lesioni epiteliali dendritiche, dei depositi endoteliali e dell’edema corneale. A distanza di un mese dalla prima visita, il paziente ha recuperato completamente l’acuità visiva che è tornata pari a 10/10.

Cheratite erpetica